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UN PO’ DI PIU’
Bernabeu/Covello

[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20″][vc_column_text animation=”animation bottom-to-top” el_class=”description-text”]Selezionato da
Direction Under 30

Generazione Risonanze
anno 2019[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20″][/vc_column][vc_column width=”2/3″][thb_image retina=”retina_size” full_width=”true” image=”633″][/thb_image][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1608291944337{padding-top: 5vh !important;padding-bottom: 5vh !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_column_text animation=”animation bottom-to-top” el_class=”description-text”]Crediti spettacolo

Di e con Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello

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Una giovane donna cammina, vacilla sui frammenti di una sedia disseminati sulla scena. Una danza esplode in un minimo spazio vitale. Accanto a lei, l’altro rimane impassibile a ciò che a pochi centimetri da lui già vaticina il cambia­mento.  Intento  nel  suo agire,  mette insieme pezzi,  ricompone in sedia ciò che è stato tragitto. Al compimento della sua opera però corrisponde la fine della sua stabilità solitaria e l’inizio della ricerca di un nuovo equilibrio a due, precario, vivo e pulsante. I due personaggi si trovano immersi in un viaggio alla scoperta dell’altro e di sé attraverso una quotidi­anità densa e straordinaria fatta dai loro corpi, gesti e parole. Parole che diventano carne, danza che stravolge l’ordi­nario e ridona la magia ai piccoli gesti che ritmano la loro vita. Solo un centimetro, solo un briciolo di forza in più e sarebbe il crollo. Al centro del palco, un tavolo in equilibrio su un solo asse.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50″][vc_column_text animation=”animation bottom-to-top” el_class=”description-text”]La compagnia

Proveniamo da diverse formazioni. Lorenzo viene dal circo e si è orientato verso un approccio teatrale del palcoscenico:parola, teatro fisico, sguardi, sospensioni. Zoe invece attraverso la danza contemporanea, il movimento, il gesto, il respiro.Tutti e due ci ritroviamo nell’importanza che diamo a una fisicità sempre al servizio di un senso, di un’urgenza. Mettiamo i nostri mezzi di espressione individuali a disposizione di un proposito comune. E’ iniziato così un processo di ricercadi un linguaggio ibrido che ha aperto una piena con­taminazione tra le discipline. Questo ci offre una sfida importante, come interpreti ma anche come registi e coreografi, di non prendere nessuno dei nostri vocabolari per scontato e di indagare le loro proprie forze e limiti.  Ambiamo ad una forma di rappresentazione accessibile, fruibile da un pubblico trasversale. Crediamo nella possibilità di condivisionedi un teatro e di una danza contemporanei con un pubblico eterogeneo e non di settore. Vogliamo coinvolgere emotivamente il pubblico, smuoverli e smuoverci, preservando sempre le esigenze e specificità delle nostre pratiche. Attraversiamo un processo di scrittura e di improvvisazione in cui rimaniamo sempre in tensione verso questo equilibrio sottile tra complessità e semplicità.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”50″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space height=”150″][/vc_column][/vc_row]